Blog: una definizione
Proviamo a capire cos’è un blog cercando di coglierne gli aspetti negativi e gli aspetti positivi. Speriamo di tirar fuori una definizione – se non originale – riassuntiva.
Aspetti negativi
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Architettura informativa
Il blog è, per sua natura, organizzato per “post”. I post seguono rigorosamente un flusso cronologico (dal più recente al più antico) e sono firmati da un autore “individuale”. Questo naturalmente non impedisce di avere un blog con più autori ma essi sono tutti indifferenziati e omogenei. Ogni post può essere classificato con delle “categorie” ma l’esperienza insegna che non è possibile una classificazione (rubricazione) rigorosa (sopratutto in presenza di più autori). Il blog è – per sua natura – destrutturato. I vecchi post sono rapidamente nascosti e sostanzialmente introvabili.
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Scrittura
La scrittura del post è breve e concisa. Il suo successo sta nella capacità di referenziarsi ad una blogsfera (l’insieme dei blog tematici) attraverso i link. Il blog rifugge dagli approfondimenti e dai “discorsi articolati”.
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Regole editoriali
Il termine “blog” ha una sua efficacia mediatica (i giornali non parlano più di sito del parlamentare o del candidato rettore ma di “blog”). D’altra parte il successo di un’etichetta ha vita molto breve: adesso per esempio è il momento di facebook. Legare un’attività alla “comprensione” modaiola dei media è un grosso rischio. Un blog che non rispetta le regole editoriali propri viene velocemente ignorato.
Aspetti positivi
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Partecipazione
Il blog rappresenta un buon compromesso tra attività editoriale “autoriale” e dialogo con gli altri utenti della rete. Anche se è una comunicazione uno a molti consente comunque la partecipazione attraverso i commenti.
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Semplicità
Il lavoro editoriale è ridotto al minimo: si tratta di aprire un post, inserire un titolo e scrivere un (breve) articolo. I software che gestiscono i contenuti sono semplici e non richiedono grosse capacità tecniche e informatiche.
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Impegno
I contenuti, proprio per la loro origine estemporanea e “leggera”, consentono una “modulazione” dei toni e degli argomenti: in altre parole si può scrivere e partecipare alla vita del blog senza l’impegno cadenzato e riflessivo della “rivista” o del sito tradizionale.
Francesco Carnera
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